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Aspettando i nuotatori

25 venerdì Gen 2019

Posted by Felson in massimo volume

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Tra qualche giorno, e più precisamente il primo di febbraio, i Massimo Volume faranno uscire il nuovo disco intitolato “Il nuotatore”. Contiene 9 tracce e ha una bella foto di copertina parzialmente rovinata da un font terribile (spero che in realtà la vera copertina sia solo la foto).
Sono passati 6 anni dal precedente “Aspettando i barbari” (2013). Sto riascoltando quel disco proprio ultimamente, è un buon lavoro ma mancano i super pezzoni a cui il gruppo mi aveva abituato. Rimango ovviamente curiosissimo sul nuovo materiale, sulla cui natura non ho trovato nemmeno un indizio.
Nelle foto promozionali che ho visto ci sono solo i 3 membri storici (Mimì, Egle, Vittoria). Stefano Pilia suona ancora con loro? Sembrerebbe di no. Ma allora chi altri ha suonato nel disco? E chi suonerà con loro live?
Chissà.
Ma lo sapremo presto.

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Insalatone italiane #10 aka Il Recuperone Italico

30 venerdì Mar 2018

Posted by Felson in corrado nuccini, emidio clementi, massimo volume, mauro ermanno giovanardi, paolo benvegnu, pietro berselli

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Anche qui siamo ancora all’anno scorso, sigh. Iniziamo con “H3+” (2017) di Paolo Benvegnù: il titolo è orribile, il disco invece è bello, il migliore della trilogia delle H, gli altri due erano “Hermann” (2011) e “Earth Hotel” (2014).
Mauro Ermanno Giovanardi continua nella sua tradizione di interprete, questa volta ripescando a piene mani negli anni ’90 con “La mia generazione” (2017), un disco che contiene 13 cover e molti ospiti. Mi è piaciuto il tentativo di fare delle versioni che diano qualcosa in più o di diverso dai pezzi originali, tutti importanti e di rilievo. Il risultato però alla fine è il solito: una cosa più interessante per chi la fa rispetto a chi la ascolta.
“Orfeo l’ha fatto apposta” (2017) di Pietro Berselli è molto interessante, mi ha ricordato gli Albedo quindi se vi va ascoltatelo qui su soundcloud.
Chiudiamo con “Quattro quartetti” (2017), disco in collaborazione tra Emidio Clementi e Corrado Nuccini in cui vengono messi in musica dei componimenti di T. S. Eliot: un lavoro certo non facile ma di grandissimo spessore e probabilmente il miglior disco italiano dell’anno scorso (qui su ImpattoSonoro c’è una bella recensione ).

Dischi, ricordi, classifiche

06 giovedì Ott 2016

Posted by Felson in homesleep, massimo volume

≈ 2 commenti

Due articoli, una lista e una classifica:
*Noisey ha chiesto ai Massimo Volume di fare una classifica dei loro album. La cosa interessante non è la classifica in sé (sì beh, anche quella), ma i pareri e gli aneddoti dei 3 intervistati (Mimì, Egle e Vittoria) su ogni singolo loro disco. A sorpresa al primo posto c’è “Cattive abitudini” (ma Egle avrebbe messo “Aspettando i barbari”).
*Rockit ha chiesto a Daniele Rumori, uno dei fondatori dell’indimenticata etichetta Homesleep Music, di scegliere i suoi 10 dischi preferiti da lui pubblicati e di commentarli. Uno sguardo nostalgico e appassionato agli anni zero e alle cose pregevoli uscite dalla scens/non-scena italiana.

Io e Scaruffi non ascoltiamo lo stesso disco

28 martedì Lug 2015

Posted by Felson in massimo volume, scaruffi

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Evviva (per non dire “Cribbio ci risiamo!”), torna una delle mie (e vostre) rubriche preferite!
Stavolta si parla di “Da qui”, il capolavoro dei Massimo Volume che Scaruffi magistralmente definisce così (però prima di leggere sedetevi, per favore): “in generale, come in tutto il disco, si denota un deciso calo nella incisività della poetica testuale, molto più accanita e brutale in passato, ora diventata anche lei minimale ma anche più blanda e offuscata”.
Oh Piero.

Emanuel/Emidio

04 giovedì Giu 2015

Posted by Felson in emidio clementi, giardini di miro, massimo volume

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“Notturno Americano” è il disco che raccoglie i reading di Emidio Clementi, accompagnato da Corrado Nuccini e Emanuele Reverberi. Un mix di testi di Emanuel Carnevali e di Clementi stesso.
L’ho ascoltato a ripetizione in streaming qui.
Si parla dell’immigrazione negli Stati uniti, del falso sogno americano, della miseria e della nostalgia. Parole forti, declamate come solo Mimì sa fare. Musica forte, perfetta per quelle parole.
Un disco che fa male.
Un disco meraviglioso.
E crudele.
Una bomba.
E mi è tornata voglia di rileggere “Il primo dio” per l’ennesima volta.

C’è questo stanotte

18 venerdì Ott 2013

Posted by Felson in massimo volume

≈ 2 commenti

Lo dico subito: “Aspettando dei barbari” dei Massimo Volume è un gran disco. Un disco però non facile, cattivo, inquieto. È la faccia oscura di “Cattive abitudini” e anche quella più distorta.
Le sensazioni che si accavallano durante l’ascolto sono tante, a volte non riconoscibili. C’è un certo disturbo che sento sottopelle che si mischia alla bellezza di ciò che mi entra nelle orecchie.
I Massimo Volume hanno fatto centro, in un modo ancora diverso dalle precedenti, anche se questo è un disco loro al 200%.
Voi ascoltatelo.
Poi leggete questa interessante intervista di Alessandro Baronciani a Mimì.
E io?
Io cerco di avere più informazioni circa al libro a fumetti intitolato “Cattive abitudini”, tratto ovviamente dal disco omonimo. Qui un’intervista al disegnatore Gianluca Costantini e l’anteprima del capitolo 7-La bellezza violata. Il libro uscirà a novembre per Giuda Edizioni.
E poi io?
E io?
Io aspetto qui
e mi affido alla notte
che confonde le tracce
che nasconde i rifiuti
che ritorna costante.

Le invasioni barbariche

14 venerdì Giu 2013

Posted by Felson in massimo volume

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Notizia bellissima e almeno per quanto mi riguarda inaspettata: ad ottobre uscirà il nuovo disco dei Massimo Volume, si intitolerà “Aspettando i barbari” e anche questa volta l’etichetta è La Tempesta Dischi.
Qui il video rilasciato dal gruppo che mostra Mimì, Vittoria, Egle e Massimo intenti a registrare.

Divisi da nuove alleanze

07 giovedì Giu 2012

Posted by Felson in massimo volume, paolo benvegnu

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Il Carroponte aveva subdolamente lasciato intendere che lunedì sera Paolo Benvegnù e Massimo Volume sarebbero stati contemporaneamente sul palco. Così credevo io e tante persone presenti. E sembrava che fosse vero vedendo come era stato organizzato il palco. Invece siamo stati tutti buggerati.
Quindi ecco due concerti di un’ora ciascuno:
* Paolo Benvegnù: non vedevo il maestro dal vivo addirittura dal lontano agosto 2009. Non so cosa ha fatto in questi quasi tre anni ma sicuramente gran parte del tempo lo ha passato a mangiare. A parte gli scherzi trovo Paolone un po’ ingrassato, al contrario di Guglielmo Ridolfo Galliano che si è presentato sul palco in forma strepitosa. Concerto penalizzato dai volumi criminalmente bassi e da una scaletta che non mi ha entusiasmato. Però sempre bello vederli suonare.
* Massimo Volume: ci mettono 10 secondi per dimostrare che sono ancora il meglio. Niente da aggiungere tranne un applauso a Vittoria (sempre) e alle bretelle di Mimì. Avevo davvero voglia di riascoltare Vedute dallo spazio/Ororo, mi è andata male, quello che hanno suonato però mi ha ripagato ampiamente della mancanza.

History lesson – part I

24 domenica Lug 2011

Posted by Felson in massimo volume

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History lesson – part I

Ho gustato tantissimo il libro “Tutto qui” (edito da Arcana), la storia dei Massimo Volume raccolta da Andrea Pomini. Raccolta perché si tratta di un flusso continuo di ricordi, frammentari ma bene organizzati. A volte si hanno diverse visioni degli episodi, a volte i particolari non vengono ricordati allo stesso modo, rimane interessante però seguire la storia del gruppo dalle idee dei protagonisti, in modo a volte curioso.
E allora abbiamo le storie dell’infanzia dei musicisti e il loro trasferimento a Bologna.
Scopriamo Umberto Palazzo che è ancora fortemente risentito dall’estromissione dal gruppo tanti anni fa e schifa “Stanze” dicendo sostanzialmente che il demo era meglio (se avete sentito entrambe le registrazioni non c’è bisogno che dica la mia).
Veniamo a conoscenza i momenti di pazzia di Fausto Rossi che quasi lo ha portato a dare fuoco ai nastri di “Lungo i bordi”.
Scopriamo le storie di Rigoni che sono diventate canzoni (Atto definitivo e Senza un posto dove dormire) e  l’assurdità di quel grandissimo personaggio che è Leo.
Salta fuori la cazzonaggine del gruppo, il rapporto con Gabriele Ceci (capro espiatorio) e Metello Orsini (genio inaffidabile). Ecco i retroscena del viaggio dolceamaro in India di Mimì e Manuel Agnelli e l’autodistruzione de gruppo nonché dei membri (soprattutto Clementi). Infine lo scioglimento e la reunion.

Tanti momenti emotivamente alti per una band che rimane uno dei gruppi migliori che questo paese abbia prodotto.

Lo senti questo suono? È il lamento del tempo?

14 giovedì Ott 2010

Posted by Felson in massimo volume

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Lo senti questo suono? È il lamento del tempo?

I Massimo Volume sono finalmente tornati e con un disco che è un capolavoro che lascia senza parole, ci pensa Mimì a quello. “Cattive abitudini” è un disco davvero incredibile, un lavoro di una qualità talmente alta che sarà il disco dell’anno per almeno un lustro. Registrato in presa diretta (giù il cappello), con quesi suoni fantastici, le chitarre di Egle e del giovane Stefano Pilia che stanno lì, sospese, per poi partire taglienti e rumorose come gli Slint, la batteria sempre elegante (ma anche di questo non ci si deve stupire viste le qualità di Vittoria, avete mai visto/sentito una batterista migliore?) e poi il basso e la voce di Mimì, a scandire il tempo con le immagini evocate con forza: Chi l’avrebbe mai detto di ritrovarci qui, giugno 2010 in un pomeriggio di pioggia e di sole seduti di fronte alle nostre parole? Dice nel pezzo d’apertura.
Avevo avuto il piacere di sentire alcune canzoni già nei concerti di questa estate: Litio, Coney Island (con una parte finale monumentale), Tra la sabbia dell’oceano, La bellezza violata, Invito al massacro. Li ritrovo qui, più belli di quanto potessi immaginare, assieme ad altre tracce altrettanto belle.

Qui il video di Fausto.

News (maybe not so new)

13 venerdì Ago 2010

Posted by Felson in massimo volume

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News (maybe not so new)

* È quasi arrivato finalmente il momento che tanti (me compreso) aspettavano: il 15 ottobre (mai data più perfetta) esce il nuovo disco dei Massimo Volume. Ho già ascoltato più volte le canzoni nuove dal vivo e l’impressione è stata ottima, ora non vedo l’ora di ubriacarmene (grazie a Colas per la lieta notizia).
* Nuovo album per i Weezer, con una copertina e un titolo che è tutto un programma (anzi un telefilm): “Hurley” (via Junkiepop, che lo ha subito demolito).
* A proposito di ritorni, il 2 settembre al Carroponte suoneranno i Misfits! Rimanendo in tema di concerti impedibili e “milanesi”: Melissa Auf Der Maur al Circolo Magnolia il 26 agosto.
* Volete vivacizzare la grigliata che i vostri amici hanno organizzato? Per voi una bella compilation in free download intitolata “Hipstamatic summer”, la trovate qui su Stereogram.

Sfizi da togliersi – Parte II

04 mercoledì Ago 2010

Posted by Felson in massimo volume

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Sfizi da togliersi – Parte II

Il secondo sfizio del weekend appena trascorso è legato ad un altro piccolo festival che si chiama Muzak e si svolge a Casalpusterlengo. Sabato sono riuscito a vedere per la prima volta (shame on me) I Camillas. Ora capisco perché in tanti mi dicevano che un loro concerto dev’essere assolutamente visto e ora posso confermarlo: uno spettacolo folle, surreale, divertentissimo, sincero e improvvisato con canzoni davvero uniche. Se poi aggiungete anche una cover di Zucca degli X-Mary potete immaginare il divertimento.
Divertente è stata però tutta la serata, con gruppi del calibro di Redworms’ Farm e i Massimo Volume, i quali ogni volta riescono a dimostrare quanto alto sia il loro livello in confronto al 99% della musica fatta/suonata in Italia. Ottima scoperta anche gli emiliani Zeus
!, duo basso distorto + batteria che hanno entusiasmato quasi tutti i presenti.

Nel nome di Mimì

05 lunedì Lug 2010

Posted by Felson in massimo volume

≈ 6 commenti

Nel nome di Mimì

Nonostante la Morgania usi la definizione “festa dell’oratorio”, continuo a pensare che il RockIsland Festival sia uno dei migliori tra i piccoli festival: ottimi gruppi, ingresso gratuito, tanto spazio, si sente e si vede bene.
E quando sul palco c’è un gruppo come i Massimo Volume, allora si raggiungono vette ancora più alte. Il concerto è grandioso. La scaletta scelta è completamente diversa da tutti gli altri concerti dei MV a cui ho assistito, sia pre che post reunion: tanti pezzi da “Stanze” (ma non i soliti seppure bellissimi Alessandro o Ronald, Tomas e io), pochi da “Lungo i bordi” (solo 3) e uno per parte da altri due dischi seguenti (La città morta e Seychelles ’81). E, attenzione attenzione, alcuni pezzi mai sentiti. Interessanti. Da riascoltare.
Ma uscirà qualcosa di nuovo?
Chi sa, parli!

Nel frattempo su questo interessante sito chiamato IndieItalia (pieno di chicche) potete scaricarvi i primi demo dei Massimo Volume, periodo 1991 – 1993.

Tavolini che sembrano aspettare altra gente

13 sabato Dic 2008

Posted by Felson in massimo volume

≈ 4 commenti

Tavolini che sembrano aspettare altra gente.

Ne parlavo giusto ieri sera.

Giovedì Massimo Volume dal vivo. Sono passati anni dall’ultima volta, ero riuscito a vederli tre volte prima dello scioglimento (e che ricordi).

E ora rieccoli.

Un Magnolia (la nuova sistemazione è oltremodo orribile et scandalosa) colmo.

Loro superlativi. Mimì (c’è ancora forza nelle sue parole), la batteria incredibile di Vittoria, Egle e il novello Stefano Pilia.

Un concerto con una bellissima imperfezione: se su Stereogram si eleggeva VB come disco dell’anno perché è il lavoro hic et nunc, i Massimo Volume invece sembravano splendidamente fuori dal tempo. Non qui, soprattutto non ora. Ogni nota era giusta, ogni parola era perfetta, ma la dimensione temporale era tutta sballata, distorta, diversa.

Era sbagliata.

(comunque concerto della madonna)

Leo

25 venerdì Gen 2008

Posted by Felson in massimo volume, offlaga disco pax

≈ 9 commenti

Leo è questo che siamo?

Guarda che io non sono Leo.

Ah scusa… in effetti non ci assomigli manco per il cazzo.

Messaggio per chi è arrivato qui cercando alessandro tiene un diario offlaga: non osare più associare Alessandro (oddio che grandissimo pezzo!!!) dei Massimo Volume (mi prostro sempre) a quel becero coso (definirlo “gruppo musicale” o quant’altro mi sembra troppo) chiamato Offlaga Disco Pax.

Non t’azzardare a farlo mai più!

‘Gnurant…

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