Un intero mondo tra parentesi
Quando nel 1999 usci “Agætis byrjun” dei Sigur Ros, qualcuno scrisse che le canzoni “suonavano come Dio che versa lacrime d’oro in paradiso”. Io quel disco non l’ho mai ascoltato, ma degli islandesi in questione ho “( )”, uscito nel 2002, e la sensazione è la stessa. Due parentesi, otto tracce e null’altro, né nomi, né titoli, solo una delizia musicale fuori dal comune, con quella voce che canta (canta?) in un misto tra islandese e un idioma inventato. Quasi 72 minuti di stream of consciousness ad altissimo effetto emozionale. Chi sono i Sigur Ros, che facce hanno, che strumenti suonano e come esce singolarmente il suono da ciascuno strumento, tutto questo non mi interessa perchè quello che sento, l’insieme di ciò che percepisco, mi appaga di tutto. E l’ultima canzone, la numero 8, fa di me un piccolo dio che piange lacrime. Poi, improvvisamente, rinasco.
i sigur ros vengono direttamente dai sogni, come i folletti.
i sigur ros sono dei folletti, e hanno facce come queste.
e fanno video che passano in tv a notte fonda, all’ora in cui la gente sogna.
video come quello di Vidrar vel tl loftárasa.
i sigur ros vengono direttamente dai sogni, come i folletti.
i sigur ros sono dei folletti, e hanno facce come queste.
e fanno video che passano in tv a notte fonda, all’ora in cui la gente sogna.
video come quello di Vidrar vel tl loftárasa.
In realtà so che faccia hanno (ebbene sì, ho bluffato), ma devi ammettere che è assolutamente irrilevante ai fini di tutto ciò che esce dai loro cd.
vero.
I Sigur Ros li vidi a Roma a luglio 3 giorni prima di partire per l’Islanda: una catarsi collettiva.
Io ho visto praticamente tutti in concerto, ma mai assistito a niente del genere.
Rimedia Agaetis Bjriun: contiene Ny Battery, la più bella canzone forse mai scritta…
PS se non la conosci la Emiliana Torrini di “Fisherman’s Woman”: 60 chili di talento italo-islandese ;)