Negli ultimi tot mesi (12? 16? 24milioni?) ho ascoltato parecchia musica (vecchia e nuova) che non ha trovato spazio in un post dedicato o nella solita e celebre rubrichina “Che si ascolta a casa Felson”. Quindi ecco qui una serie di commenti più o meno lunghi ma relativi a dischi che non mi sentivo di ignorare completamente.
Partiamo dagli Elsiane, un duo che fa musica che non riesco a definire facilmente (elettronica+trip hop+tanta altra roba) ma hanno fatto due dischi (2007 e 2012) e mi sono entrambi piaciuti. Ideali per una serata tranquilla.
Promossi anche gli Yuck che con “Glow & behold” (2013) hanno decisamente cambiato genere ma pur facendo un album diversissimo rispetto all’esordio del 2011 hanno tenuto alto il livello.
“Devil man” (2013) dei Blues Pills è un Ep di 4 pezzi assolutamente rock anni 70, come dei Led Zeppelin senza Page ma con alla voce la versione femminile di Plant. A luglio uscirà il primo disco ufficiale ma rimangono solo per amanti del genere e nostalgici.
Un po’ come “Driven” (2001) dei Solarized: stoner adatto per correre in macchina d’estate. Approfittatene che si avvicina il momento ma potete immaginarvi cosa aspettarvi (ma i pezzi sono buoni).
“To be kind” (2014), l’ultimo degli Swans, è un muro pesante che si disgrega. Tanto pesante. Però un bel muro fatto bene. Se andate pazzi per i muri o siete bergamaschi accorrete numerosi.
Ascoltando invece il nuovo dei Kent, “Tigerdrottninger” (2014), sono durato tipo due canzoni (e la seconda nemmeno tutta). È andata meglio con i War On Drugs ma comunque dopo tre quarti di “Lost in the dream” (2014) ho ceduto per la noia.
Cedo anche alla stanchezza e concludo qui la prima puntata di queste insalate.